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I servizi di Acinque Ambiente in altri comuni lariani

04/05/20

Incorporato il ramo di azienda della società Ecomonaci sas (raccolta rifiuti).

Acsm Agam Ambiente (ora Acinque Ambiente) si consolida nella Provincia di Como come affidabile partner in un settore fondamentale quale la gestione dei servizi di igiene urbana. L’azienda, che fa parte del gruppo Acsm Agam (ora Gruppo Acinque), presenza storica nel territorio, ha infatti perfezionato nei giorni scorsi l’acquisizione del ramo d’azienda della ditta Ecomonaci Sas di Dongo che ha ceduto la parte di attività relativa alla raccolta dei rifiuti.

 

A seguito di tale operazione, la titolarità dei contratti di servizio già sottoscritti dalla ditta Ecomonaci sas con i comuni di Sorico, Gera Lario, Garzeno, Stazzona, Musso, Pianello, Cremia, San Siro, Plesio e Bene Lario e con l’Autorità di bacino del Lario e dei Laghi Minori è passata sotto la gestione di Acsm Agam Ambiente (ora Acinque Ambiente) a decorrere dal 1 maggio 2020, mantenendone la scadenza naturale.

 

Si tratta di un bacino di circa 9.500 abitanti.

 

Presenza leader da tempo nel campo della raccolta rifiuti in Provincia di Varese, la società di Acsm Agam (ora Acinque) - nata dall’aggregazione delle utilities di Como, Monza, Lecco, Sondrio, Varese, a maggioranza pubblica con A2A socio di riferimento e partner industriale - dopo essersi aggiudicata la gara d’appalto per la raccolta rifiuti di Menaggio e quella per la gestione dei centri di raccolta di San Siro (a beneficio  anche dei cittadini di Cremia) nonché quella del trasporto rifiuti urbani, assimilati e frazioni differenziate dal centro di stoccaggio di Porlezza e dal centro di raccolta di Tremezzina, e avere coronato un’operazione analoga con l’incorporazione della ditta Selva Marco di Menaggio nel 2019 e della ditta Abbate nel 2020, amplia ulteriormente il proprio raggio d’azione in area lariana, dove già il capoluogo e moltissimi comuni fanno riferimento al termovalorizzatore in Como della stessa Acsm Agam Ambiente (ora Acinque Ambiente) per lo smaltimento dei rifiuti.

 

L’amministratore delegato della società, Pierpaolo Torelli, ha ringraziato la Ditta Ecomonaci e tramite essa le amministrazioni municipali che, attraverso questa operazione “riconoscono fiducia alla qualità della proposta aziendale”.

 

“Acsm Agam Ambiente (ora Acinque Ambiente) – ha aggiunto infine Eligio Iaculano, responsabile della funzione raccolta del servizio di igiene urbana della società - muove dunque un altro passo significativo e strategico verso l’ampliamento dei servizi nei centri lariani dove siamo determinati ad affermare la nostra presenza”.

 

Relazioni esterne e media relations

Gian Pietro Elli

Tariffe di accesso agli impianti di chiusura del ciclo “aggiuntivi”
Con la Delibera 363/2021/R/rif l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha introdotto, per gli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti dichiarati “aggiuntivi” ai sensi della medesima delibera, l’obbligo di pubblicare sul proprio sito internet i criteri principali alla base dell’individuazione dei corrispettivi di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e della forsu. Ottemperando all’art. 6 della Delibera 363/2021/R/rif, la Regione Lombardia, con Delibera di Giunta n. 5777/2021, ha dichiarato tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e della forsu lombardi come “aggiuntivi”, tenuto conto dell’autosufficienza impiantistica e della competitività che caratterizza il mercato lombardo e riservando la possibilità di rivedere tale disposto in sede di aggiornamento biennale delle tariffe, a seguito dell’eventuale modificarsi delle condizioni di mercato e dell’adozione del Piano Nazionale di Gestione Rifiuti. Ne consegue che, ai sensi dell’art. 24 della Delibera 363/2021/R/rif, Acinque Ambiente in qualità di gestore di impianti di chiusura del ciclo “aggiuntivi”, è tenuta ad applicare condizioni di conferimento non discriminatorie, in conformità con la normativa vigente, e a rendere noti i criteri principali alla base della individuazione dei corrispettivi di accesso. Per quel che riguarda i principali criteri di definizione dei corrispettivi di accesso, possono essere principalmente ricondotti ai seguenti elementi:
  • Durata e Quantità contrattuali: i corrispettivi applicati tengono conto della durata contrattuale – ovvero del periodo di tempo per cui il conferitore richiede il servizio di trattamento dei rifiuti – nonché della periodicità dei carichi – inteso nel senso della numerosità dei conferimenti – e delle quantità conferite – complessive e nei diversi periodi;
  • Caratteristiche dei rifiuti da smaltire: i corrispettivi applicati possono variare in funzione della qualità e delle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti trattati – in particolare il potere calorifico – che possono determinare eventuali specifici trattamenti aggiuntivi, con maggiori o minori scarti e scorie a valle, oltre ad impattare sulla capacità massima degli impianti espressa in termini di carico termico;
  • Full cost recovery: i corrispettivi di accesso applicati devono, complessivamente, garantire la copertura integrale dei costi e l’equilibrio economico finanziario, anche su un orizzonte pluriennale dell’impianto e della sua gestione;
  • Analisi e valutazioni di mercato: i corrispettivi applicati tengono conto del trend dei prezzi osservati sul mercato – oltre che dell’inflazione – e previsto a tendere per le tipologie i rifiuti interessate.
Queste informazioni, insieme alle altre, saranno valutate anche in relazione alla residua capacità disponibile dell’impianto al momento della richiesta del servizio di trattamento nonché ad elementi volti a considerare la complessiva affidabilità del conferente.